Italiane e salute intima, a che punto siamo?

Una ricerca di LINES mostra che il 61% delle donne tra i 18 e i 35 anni dichiara di non fare controlli ginecologici regolari. Addirittura, il 17% di loro non ha mai fatto controlli e il 25% ricorre al consulto solo in caso di necessità.
Foto di Hanna Postova su Unsplash

In occasione della Giornata mondiale dell’igiene mestruale, Lines, da sempre al fianco delle donne, ha voluto analizzare, con un sondaggio su donne e uomini italiani tra i 18 e i 35 anni*, alcuni aspetti della prevenzione ginecologica e delle mestruazioni ancora poco affrontati, come la sindrome premestruale, sia da un punto di vista fisico che emozionale, cogliendone il duplice vissuto femminile e maschile.

L’importanza della prevenzione

Se gli italiani sono consapevoli dell’importanza di fare prevenzione, per quanto riguarda quella ginecologica le donne sono rimandate a settembre. I risultati della ricerca fanno emergere, infatti, che il 61% non fa prevenzione regolare (almeno una volta l’anno).  Nello specifico, il 25% delle donne ricorre al consulto solo in caso di emergenza e il 17% non ha mai fatto una visita.

Questa mancanza di consapevolezza rispetto all’importanza di prevenzione e controllo del proprio stato di salute intimo è ancora più critico nelle ragazze dai 18 ai 24 anni.

Infatti, circa il 70% non fa regolare prevenzione, con una percentuale di coloro che non ne hanno mai fatta che raggiunge il 26% rispetto ad un 8% delle donne 25-35 anni.

Conoscere il proprio corpo

La visita ginecologica può essere percepita come una invasione della sfera intima e personale femminile che presuppone una profonda conoscenza e accettazione di sé e delle proprie fragilità.
Ecco perché parlare di questo tema in modo attivo e costante, è quanto mai importante per rendere le donne sempre più consapevoli del proprio corpo, dei cambiamenti che avvengono prima e durante il ciclo mestruale e della necessità di abbattere quegli stereotipi che ruotano sul tema.

Uno scenario confermato anche dai risultati del sondaggio nell’ambito del vissuto della sindrome pre-mestruale, di cui soffre l’80% delle donne. Infatti, il 70% delle donne, pur percependo in maniera evidente i sintomi fisici e psicologici della sindrome premestruale, li minimizza e dichiara di non cambiare il proprio stile di vita per aderire a un modello di donna che dev’essere perfetta.

Il punto di vista maschile

Viceversa, il 70% degli uomini considera la sindrome premestruale una causa scatenante dei problemi di tipo relazionale delle donne, perché ne condiziona negativamente la vita sociale sia con il partner che con gli amici. Il 42% dichiara, infatti, un aumento delle liti; il 30% una riduzione della vita sociale e il 27% un calo del desiderio sessuale. Un dato che conferma ancora una volta lo stereotipo della donna soggetta a sbalzi di umore e irritabilità.

Solo il 30% delle donne asseconda, invece, lo stato emotivo e fisico, rallentando i ritmi (17%) e mangiando di più (13%).

In particolare, è la generazione Z a risultare quella più sensibile rispetto ai temi della relazione con il proprio corpo, vivendo i sintomi della sindrome premestruale in maniera più intensa sia a livello fisico – con ai primi postidolore al basso ventre (71% del campione), stanchezza (66% del campione) e gonfiore (62% del campione) – sia a livello psicologico, con sbalzi d’umore (74% del campione) e fame (58% del campione) incontrollabili.

Da Lines una APP per le donne

Dal sondaggio emerge con chiarezza da parte delle donne un bisogno diffuso di maggiori
informazioni e consigli in merito agli aspetti emotivi, fisici e nutrizionali, legati alla cura della propria salute, sia durante il periodo mestruale che nei momenti precedenti.

Per questo Lines ha deciso di lanciare una APP che, oltre al monitoraggio delle diverse fasi del ciclo mestruale, offrirà consigli sul ciclo e più in generale sul mondo femminile, e la possibilità di contattare direttamente una ginecologa, il tutto in maniera completamente gratuita.

“Ci impegniamo da sempre affinché le donne possano sentirsi libere e stare bene con sé stesse, ogni giorno: l’app My Lines nasce come ulteriore passo in questa direzione”, ha dichiarato Ione Volpe, FemCare & AdultCare Marketing Director. Crediamo che le donne potranno ritrovare in questa APP un’alleata in grado di supportarle in tutte le fasi del ciclo mestruale, attraverso informazioni e servizi utili e con una user-experience facile, divertente e personalizzata”.

*Indagine svolta da DSCOVR per conto di Lines su un campione di 1.000 italiani (uomini e donne) target 18-35 con metodologia CAWI

Foto in apertura di Hanna Postova su Unsplash